
Regia: Julian Jarrold
Cast: Matthew Goode, Ben Wishaw, Hayley Atwell, Emma Thompson
Genere: Drammatico
Durata: 135 minuti
Voto:
Inghilterra, 1925. Charles Ryder è un giovane pittore che, lasciando per un attimo da parte i propri sogni, si iscrive alla facoltà di storia ad Oxford. Lì viene attratto dall'esuberanza di Sebastian, studente omosessuale ed eccentrico. Ben presto i due diventeranno amanti e la loro relazione porterà Charles a conoscere il mondo del compagno, composto da una lussuosissima residenza a Brideshead, una famiglia ultra-cattolica e una sorella che gli farà perdere la testa.
Ritorno a Brideshead è una pellicola elegante, raffinata e con molto buongusto. Ma dietro questa perfezione di facciata, nasconde una certa vacuità nei contenuti. In questo (ironia della sorte?), rispecchia molto Sebastian, il personaggio più interessante, che veste bene, vive nello sfarzo ma affoga nell'alcol i dispiaceri di una vita per lui povera di significato. Anche questo film prova a stordire lo spettatore con la bellezza dei costumi e dei paesaggi ricostruiti alla moda dell'epoca, ma uno spettatore lucido riconoscerà che oltre questo c'è ben poco. Julian Jarrold realizza un film pomposo, perfetto per gli occhi ma che ha poca anima. Colpa di una sceneggiatura, di Andrew Davies (Il diario di Bridget Jones), che non approfondisce la psicologia dei personaggi, lasciandoli lì come marionette di uno spettacolone in grande stile.
Prova di tutto questo sia l'interpretazione di Matthew Goode e Hayley Atwell sempre e costantemente con la stessa smorfia sul volto. Bravi, invece, Ben Whishaw e, ma sembra quasi assurdo dirlo Emma Thompson.
Il film, in poche parole, rimane in bilico. Cosa voleva essere? Un manifesto dell'ateismo o un invito al cattolicesimo? Se siamo liberi di interpretare, allora, definiamolo un film con poco coraggio. Peccato gravissimo.
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