
Alla fine si è dovuto arrendere ad un male più forte di lui. Patrick Swayze si è spento all'età di 57 anni, stroncato da un tumore al pancreas che, comunque, non è riuscito a tenerlo lontano dal set. Solo poco tempo fa, infatti, aveva partecipato alla serie tv The Beast, ultima fatica dell'attore nella sua lunga e fortunata filmografia.
Una carriera cominciata da lontano la sua, nel teatro più famoso del mondo, Braodway, dove ha mosso i suoi primi passi di ballerino professionista. Poi è arrivato Francis Ford Coppola, e con lui l'esordio sul grande schermo, nel 1983, in un cult come "I ragazzi della 56esima strada". In seguito, lo aspetta il cinema impegnato di John Milius ed il suo Alba rossa (1984). Due anni dopo, Swayze comincerà a diventare il sex symbol strappa-lacrime, conosciuto in tutto il mondo, nel film che lo consacra al grande pubblico, Dirty Dancing. I balli proibiti con Jennifer Grey sono tutt'ora considerati un must, grazie anche a canzoni del calibro di (I've Had) The Time of My Life, vincitrice di un premio Oscar nel 1988. Swayze si ripeterà nel suo ruolo di bello e impossibile nel 1990 grazie a Ghost, pellicola campione d'incassi (ben 505 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo). Come dimenticare, infine, l'investigatore surfista Johnny Utah in Point Break - Punto di rottura?
Ultimamente, aveva partecipato alla realizzazione del cult "Donnie Darko", accanto a Jake Gyllenhaal. Ci mancherà, questo senza dubbio. Se ne va un'altra icona, un altro simbolo degli anni '80, quando l'America era ancora capace di dare l'esempio.
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