
Regia: Steven Soderbergh
Cast: Matt Damon, Scott Bakula, Melanie Lynskey
Genere: Commedia
Durata: 108 minuti
Voto:
Mark Withacre è un biochimico tutto d'un pezzo assunto da una multinazionale dell'industria agro-alimentare. Il giovane scoprirà l'esistenza di un accordo occulto tra le varie aziende per decidere i prezzi dei prodotti a tavolino. Volendo diventare un eroe nazionale, decide di collaborare con l'Fbi ma, una volta venuta a galla la verità, tutta la situazione gli si rivolta contro.
Rieccolo, Steven Soderberg. A pochissimi mesi dall'uscita del doppio biopic sulla vita del "Che", il regista torna con una nuova pellicola di denuncia. Tratto da una storia vera, così come Erin Brockovich, "The Informant" ripropone costantemente gli stessi difetti di questo autore. Non riesce a raccontare storie semplici ed in maniera convenzionale, e se questo potrebbe sembrare quasi un pregio, nel suo caso rimane una grossa falla. Difficilissimo per lo spettatore entrare nella storia ed appassionarsi alla vicenda, tutto è complicato ed a tratti sconnesso come nei vari Ocean's. Matt Damon tiene decentemente la scena (ma ne deve fare di strada), eppure non è questo il punto. Il problema è la scenggiatura (Scott z. Burns) davvero poco convincente, a tratti molto noiosa. Si sbadiglia a più non posso, colpa di uno stile registico che non permette mai di immedesimarsi nel protagonista, tanto apprezzato ad Hollywood, forse perchè sopravvalutato. Soderberg dovrebbe rivedere un pò tutto, ha sbagliato troppi film ultimamente. Dai tempi di Traffic non riesce più a fare progetti validi, pur avendo soggetti molto interessanti. Questo rimane a The Informant: un'idea di partenza notevole, sviluppato come peggio non si poteva. Mezza stella in più per lo sforzo del protagonista. Almeno lui ci ha provato a far qualcosa di buono.
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