venerdì 31 luglio 2009

Tanti auguri a: Franca Valeri!

Storia del cinema/37

Ridley Scott torna a dirigere Alien


Ogni scarrafone è bello a papà suo. Potrebbe essere questo il sottotitolo ideale per l'annunciato prequel di Alien. Eh si, la saga horror che ha fatto la storia del cinema moderno è pronta a tornare sul grande schermo, ed a dirigerla ci sarà, sorpresa, proprio il suo ideatore Ridley Scott.
Il regista australiano, autore del primo film, si era categoricamente rifiutato di prendere parte ai sequel che si sono succeduti negli ultimi anni, per non parlare degli 'ibridi' che hanno portato alla creazione di un altro terribile mostro cinematografico come Predator.
A convincere Scott sembra essere stata la sceneggiatura scritta da Jon Spaihts. La 20th Century Fox, che produrrà l'attesissima pellicola, ha già messo sotto contratto questo promettente scrittore per altri due film di prossima uscita: Passengers e Shadow 19 (entrambi dovrebbero essere interpretati da Keanu Reeves).
Sicuro, quindi, il ritorno di Scott ma ancora nessuna novità nè sull'inizio delle riprese nè, tantomeno, sulla data di uscita. Il buon Ridley, infatti, dovrà prima finire di girare il suo personalissimo Robin Hood con un sempre più capriccioso Russel Crowe per protagonista. Non lo invidio per niente!



giovedì 30 luglio 2009

Tanti auguri a: Jean Reno!

Storia del cinema/37

Anche Iron Man sarà una trilogia



Alla Marvel, si sa, non è mai troppo presto per pensare al futuro. Così, quando ancora deve uscire il secondo film del riuscitissimo Iron-Man, già si pensa alla realizzazione del terzo. A parlarne è il regista John Favreau che annuncia, con toni entusiastici, proprio l'arrivo di una nuova pellicola sul supereroe. Ancora impegnato sul set per l'attesissimo sequel (a Los Angeles), non si è, naturalmente, sbilanciato sui tempi di produzione, precisando, però, che The Avengers, costola della serie dedicata ad Iron Man, uscirà solamente a trilogia ultimata.
Praticamente, Iron Man 3 vedrà la luce prima di The Avengers, la cui release è prevista per il 2012. Tornando a parlare, invece, del secondo capitolo della serie, beh c'è davvero da leccarsi i baffi. Il cast, infatti, si arricchirà di nomi importantissimi della scena hollywoodiana. Scarlett Johansson e Mickey Rourke, appena ripresosi dalla sbronza di premi per il bellissimo "The Wrestler", si aggiungeranno ai confermati Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow e Samuel L. Jackson. Le prime immagini cominciano già a circolare nella rete, e i fans della serie hanno già cominciato il loro delirio pre-film.
Prepariamoci, dunque, Tony Stark atterrerà nuovamente nelle sale italiane il 7 maggio 2010.


mercoledì 29 luglio 2009

Tanti auguri a: Enzo G. Castellari!

Storia del cinema/36

Arriva il primo teaser trailer in italiano di Alice in Wonderland!


Tutti i fan di Carroll sono avvertiti: Alice sta per tornare. Ormai questa non è più una notizia, visto che, nonostante la pellicola di Tim Burton arriverà nelle nostre sale tra un bel pò (5 marzo 2010), la Disney ha già cominciato una massiccia campagna pubblicitaria. Ovunque si leggono, anticipazioni, indiscrezioni e immagini su quello che si può tranquillamente definire come il film evento dell'anno.
La sceneggiatura è stata scritta da Linda Woolverton, già autrice di un super-classico disneyano come Il Re Leone, basandosi sia sul testo di Alice nel Paese delle Meraviglie sia su quello di Attraverso lo specchio, entrambi scritti da Carroll. Appare quasi inutile, vista l'ampia rilevanza già avuta altrove, dire che nel cast ci sarnno nomi del calibro di Johnny Depp nei panni del Cappellaio Matto, Helena Bonham Carter in quello della Regina di Cuori (la Regina Bianca avrà le sembianze di Anne Hathaway), mentre la tenera Alice avrà il volto e il corpo di Mia Wasikowska, al suo primo ruolo cinematografico di una certa rilevanza.
Tutto è già stato detto e scritto, dunque, e a me non resta che mostrarvi il primo teaser trailer in italiano. Buona visione!





martedì 28 luglio 2009

Tanti auguri a: Francis Veber!

Storia del cinema/35

Batman torna sul set nel 2010?


Di solito è lui a far parlare i cattivi di turno, ma stavolta Gary Oldman, il commissario Gordon dell'ultimo ciclo di Batman, si è lasciato andare ad una confessione sbalorditiva: il sequel de Il Cavaliere Oscuro si girerà nel 2010.
Inutile spiegare la gioia dei fans dell'uomo pipistrello presenti al Comic-Con di San Diego, scenario della scottante dichiarazione. L'attore, che forse si è accorto di aver parlato troppo, ha successivamente mostrato maggior cautela, smentendo parzialmente quanto detto prima.
A quanto pare la pellicola è in cantiere, ma prima di vederla nelle sale ci vorranno ancora due-tre anni. Agli astanti è sembrato solo un modo per salvarsi in calcio d'angolo, e che la notizia vera sia in reltà la prima.
Stiamo, dunque, alla finestra ma prima Batman torna al cinema meglio è.


lunedì 27 luglio 2009

Tanti auguri a: Jonathan Rhys- Meyers!

Storia del cinema/34

Una trilogia su Jack Sparrow?


Pirati di tutto il mondo, unitevi!!! La Perla Nera sarà pronta a salpare ad aprile 2011, data in cui aprirà il set per girare il quarto, atteso quanto insperato, episodio di Pirati dei Caraibi. La notizia è ormai ufficiale, e ad annunciarlo è il capo della Disney Oren Aviv.
Il cast subirà parecchie modifiche, viste le pesanti assenze di due protagonisti come Keira Knightley e Orlando Bloom. Confermato, invece, (ed è forse questa la cosa fondamentale) il leggendario Capitan Jack Sparrow, interpretato magnificamente da Johnny Depp. Voci di corridoio, ancora tutte da confermare, dicono che proprio sul suo personaggio potrebbe essere incentrata la prossima trilogia. Se fosse realizzata, sarebbe un'ottima idea. Aspettiamo ora di conoscere il nome del regista (Gore Verbinsky non è affatto sicuro di voler tornare) e quello dello sceneggiatore.
Sicuramente Pirati dei Caraibi non sarà mai uguale a prima ma, sono pronto a scommetterci, per uno come Sparrow una capatina al cinema val sempre la pena di farla. Non vedo l'ora!


domenica 26 luglio 2009

La classifica dei film più visti della settimana

Per leggere le recensioni cliccare sul titolo del film:
  1. Harry Potter e il Principe mezzosangue
  2. Transformers - La vendetta del caduto
  3. La rivolta delle ex
  4. Una notte da leoni
  5. Coraline e la porta magica
  6. Outlander - L'ultimo vichingo
  7. Notorious
  8. Un'estate ai Caraibi
  9. Soul Men
  10. I love Radio Rock

Harry Potter e il Principe Mezzosangue


Regia: David Yates
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon
Genere: Fantastico
Durata: 153 minuti
Voto: * * *


Harry Potter sembra aver perso tutti gli adulti di cui si fidava. Dopo la scomparsa degli amati genitori, il ragazzo, nel corso della sua esperienza ad Hogwarts, ha visto morire anche Sirius Black. Proprio in questo momento così buio della sua vita stringe amicizia con Albus Silente, il preside della sua scuola, che lo invita nella stanza dei ricordi. Harry scoprirà gli orribili segreti nascosti nell'infanzia ed adolescenza di Tom Ridlle, oggi meglio conosciuto come Voldemort. Intanto, nella cerchia di amici del maghetto cominciano a nascere strani intrecci amorosi.
David Yates torna a dirigere un nuovo capitolo della saga di Harry Potter dopo L'ordine della fenice. Lo fa con la solita eleganza, appropriata per chi ha l'ambizione di realizzare un kolossal come si conviene. Tutto appare così preciso ed inappuntabile da dar quasi fastidio. C'è da dire, poi, che non era affatto facile star dietro a questo film, visti i continui cambi di registro imposti dalla sceneggiatura firmata da Steve Kloves, ormai un veterano di questa storica saga. Il Principe Mezzosangue, infatti, fonde e confonde diversi generi passando dal dramma al college movie con una disinvoltura che lascerà di stucco, e a volte infastiditi, gli spettatori che si aspettavano action a volontà (qui, dobbiamo dirlo, è un pò carente). Sembra, comunque, eccessivo dover parlare di delusione visto che questa saga, arrivata al sesto film, mostra un pò di stanchezza, ma è anche fisiologica, mantenendo, però, un buon livello tecnico (ottima la fotografia di Bruno Delbonnel), cosa rara nei blockbuster degli ultimi anni. Bravi tutti gli attori dai protagonisti ai comprimari, con un Rupert Grint sugli scudi.
Non sarà il migliore della serie, ma ancora intrattiene più che dignitosamente.


Notorious


Regia: George Tillman jr.
Cast: Jamal Woolard, Angela Bassett, Anthony Mackie
Genere: Drammatico
Durata: 122 minuti
Voto: * * 1/2

George Latore Wallace era un ragazzino cicciotto e un pò sfigatello cresciuto in una Brooklyn che poco si adattava ad uno con il suo carattere. La passione per il rap e un'amicizia sbagliata lo porteranno a conoscere le regole della strada, dove comandano gli spacciatori e ci si diverte facendo dissing e sfide in mezzo alla via. Questo timido e impacciato ragazzotto diventa, così, Notorious B.I.G., uno degli artisti più significativi della scena East Coast. La sua ascesa venne fermata per sempre da un colpo di pistola esploso contro di lui la notte del 9 marzo 1997.
Classica storia gangsta-rap, questo Notorious ci racconta, omettendo abbastanza, la vita di un nerd divenuto, poi, il personaggio più rispettato del suo mondo musicale. Costantemente impegnato a giustificare il protagonista nelle squinternate scelte di vita, il film descrive B.I.G. come un ragazzotto rovinato dall'ossessione per i soldi. Non si può dire che la pellicola sia fatta male, ma insistentemente nella testa si insinua il dubbio se davvero questa fosse una storia degna di essere raccontata al cinema. Già elevato a mito dalle rime delle sue canzoni, la vita di George Latore Wallace non aveva di certo bisogno di un lungometraggio per ribadire il concetto. Gli amanti di Notorious non troveranno qui nulla di nuovo rispetto a ciò che già sapevano sul conto del loro beniamino. Appare, inoltre, quasi irritante la sua figura da bamboccio nella guerra tra coste, quasi come se lui stesso non l'avesse affatto voluta, o comunque alimentata.
In sostanza, un film che bada più ad accrescere un'icona che già esiste, piuttosto che a raccontare l'uomo. Un vero peccato, un'occasione mancata che fa mordere le mani, visto che quello di Notorious B.I.G. non era un personaggio così scontato come qui è descritto.


Soul Men


Regia: Malcom D. Lee
Cast: Samuel L. Jackson, Bernie Mac, Sharon Leal
Genere: Commedia musicale
Durata: 100 minuti
Voto: * *

I The Real Deal erano un trio di ragazzi soul, che facevano impazzire i locali danzerecci dell'america anni '70. Poi, come per tutte le migliori boy-band, arriva il momento della scissione causata dalla volontà di un componente di proseguire la carriera come solista. Mentre lui continua la sua prodigiosa cavalcata al successo, gli altri due, Floyd e Louis, continuano per un pò a collezionare flop insieme, per poi decidere di chiudere i battenti e lasciare il favoloso mondo della musica. Quando il più famoso dei tre muore, viene organizzato un concerto in suo onore. Per la coppia sarà l'occasione per un inaspettato ritorno sul jet-set.
Soul Men è una commediola ideata per rimettere in carreggiata due vecchi leoni di Hollywood finiti, forse troppo presto, nel dimenticatoio. Un pò come i protagonisti del film, infatti, anche Samuel L. Jackson e Beenie Mac avevano bisogno di una rispolverata per tornare nel giro che conta. Ci provano con questo road-movie fuori tempo massimo, cucito su misura per due attori che, comunque, mantengono lo spettacolo, nel complesso piacevole. Prodotto non molto curato (i paesaggi di sfondo sembrano rubati ad un film degli anni '40), cade in basso per via di una sceneggiatura (Robert Ramsey e Matthew Stone) piena di parolacce, il più delle volte totalmente fuori luogo. Situazioni già trite e ritrite, tra viagra e vecchi clichè sessuali, qualche risata Soul Men la strappa, anche se con molta fatica. Samuel L. Jackson ripete, in parte, il personaggio da duro con un'anima tenera ben nascosta, già visto in The Man - La Talpa. Beenie Mac gli fa da fida spalla e, in fin dei conti, appare lui il più convinto e convincente della coppia.
Non vale la pena andare al cinema a vederlo, ma se proprio non avete nulla di meglio da fare...


venerdì 24 luglio 2009

Tanti auguri a: Vincenzo Salemme!

Storia del cinema/33

Denzel Washington e Tony Scott di nuovo insieme per Unstoppable


La 20th Century Fox ha dovuto sudare parecchio per assicurarsi le prestazioni del grande Denzel Washington per il suo prossimo filmone, ma alla fine sembra esserci riuscita. Il talentuoso attore coloured, infatti, aveva prima annunciato la sua partecipazione a questo nuovo progetto salvo, poi, ripensarci e lasciare il cast a pochi giorni dall'inizio delle riprese. Causa dell'abbandono sarebbe stata la scelta della Fox di ridurre i compensi agli interpreti e al regista.
Il lungometraggio, dal titolo Unstoppable, sancirà la salda intesa instauratasi tra Denzel Washington e Tony Scott (autore cult di Top Gun), arrivati ormai alla quinta collaborazione. Nella nuova pellicola si narreranno le vicende di un tranquillo ingegnere ferroviario, che un bel giorno si trova a fronteggiare i problemi tecnici di un treno in corsa e fuori controllo, che trasporta un carico di pericolosissime sostanze nocive. Partner di scena dell'attore afro-americano sarà Chris Pine, il Capitano Kirk dell'ultimo Star Trek, mentre la sceneggiatura è stata affidata al non brillantissimo Mark Bomback (Corsa a Witch Mountain).
La volontà da parte del buon Denzel di tornare a lavorare col suo compare Scott avrebbe avuto la meglio sulle ragioni economiche. Una bella storia d'amicizia, dunque, quella che ci propone Hollywood. Che non diventi il soggetto, magari, per un prossimo film del duo?


giovedì 23 luglio 2009

Tanti auguri a: Daniel Radcliffe!

Storia del cinema/32

Il calabrone verde: il supereroe del 2010!


Da serial radiofonico a lungometraggio per il cinema. Questo è il destino de "Il calabrone verde", personaggio nato dalla fantasia di George W. Trendle e Fran Strike, già protagonista di un telefilm anni '60. Proprio dal prodotto televisivo, uscì fuori un nome importante del cinema action come Bruce Lee, che qui interpretava Kato, fido assistente del protagonista.
Il calabrone verde si segnalò da subito per il suo essere avanti in tematiche (mafia, droga ecc.) troppo pesanti per il periodo in cui veniva trasmesso. Fu per questo che, anche in Italia, il pubblico preferì il più 'familiare' Batman alle imprese di questo eccentrico supereroe. Sta di fatto, comunque, che questa serie ha tracciato la strada al re dei fumetti Stan Lee ed alla sua prestigiosa Marvel.
Ora per Il calabrone verde è arrivato il momento di Prendersi una bella rivincita sul grande schermo. La Columbia Pictures ha, infatti, acquistato i diritti per la realizzazione del film, la cui produzione ha subito, nell'ultimo periodo, una clamorosa accelerazione per essere pronto alla distribuzione nel corso del 2010.
Alla regia troveremo un autentico maestro del cinema contemporaneo come Michel Gondry, che nella sua carriera ha firmato pellicole del calibro di Se mi lasci ti cancello, L'arte del sogno e Gli acchiappafilm. La sua mente geniale si metterà al servizio di una sceneggiatura scritta da Evan Goldberg e Seth Rogen (Suxbad e Strafumati). Quest'ultimo sarà impegnato anche ad interpretare il ruolo del protagonista. Difficile, invece, trovare in tempi brevi un attore che vesta i panni di Kato, dopo che il prescelto Stephen Chow ha dato il suo addio al progetto. Si parla, infine, di Nicolas Cage per il ruolo di un cattivissimo gangster e di Cameron Diaz per quello di un'affascinante reporter, innamoratissima del supereroe.
La release del film è fissata per il 9 luglio 2010. Manca poco meno di un anno, ma io sto già fremendo!


mercoledì 22 luglio 2009

Tanti auguri a: Claudio Santamaria!

Storia del cinema/31

Presto un film sulla vita di Bruce Lee


Bruce Lee non è stato solo un attore. Bruce Lee, ormai, è il simbolo del cinema kung-fu, un autentico mito per intere generazioni di appassionati di arti marziali, che vedono in lui un punto di riferimento. Sul suo conto si son dette molte cose, alcune vere, altre false. Di qui nasce la volontà da parte della famiglia di realizzare un bio-pic sull'indimenticato maestro.
Il titolo della nuova produzione sarà semplicemente Bruce Lee, e avrà nel cast Tony Leung Ka Fai nei panni del padre del protagonista. Ancora sconosciuto il resto del cast e il regista. A dirigere la pellicola potrebbe, comunque, esserci Zhang Yimou (magari), autore di autentici capolavori come Lanterne rosse, La foresta dei pugnali volanti e La città proibita. Il cineasta asiatico, inoltre, ha più volte dichiarato che per lui realizzare un lungometraggio su Bruce Lee sarebbe la realizzazione di un sogno.
Il film sarà diviso in tre parti, e le riprese del primo capitolo dovrebbero cominciare ad ottobre, mentre la data di rilascio nelle sale è prevista per il 27 novembre del 2010, giorno in cui il popolare attore avrebbe compiuto 70 anni. Il produttore Manfred Wong, durante la conferenza stampa di presentazione a Pechino tenutasi qualche giorno fa ha dichiarato: "Ovviamente ci sarà il kung fu, ma quello che ci interessa veramente è mostrare il vero Bruce Lee. Un uomo ironico, rispettoso verso i genitori, legatissimo alla sua famiglia. E' così che deve essere ricordato". Parole da condividere, senz'altro. Speriamo solo che i fatti corrispondano alle intenzioni.


martedì 21 luglio 2009

Tanti auguri a: Robin Williams!

Storia del cinema/30

Il regista di High School Musical per il film su Jacko?


La prossima mossa era scontata, quasi obbligatoria. Dopo averlo pianto per lungo tempo (i suoi accaniti fan, forse, non smetteranno mai!), ora è arrivato il momento, come per tutti i grandi, di farlo diventare un film. Michael Jackson, re indiscusso del pop, sarà il soggetto per un lungometraggio di prossima produzione.
La pellicola conterrà alcuni filmati relativi alla preparazione di quelli che sarebbero dovuto essere i suoi ultimi show live di Londra. Inclusa nel film dovrebbe esserci anche una versione inedita del video Thriller, diretto da John Landis nel 1983, realizzata proprio per una proiezione riservata ai concerti d'oltremanica. Predestinato a firmare questo nuovo progetto sembrerebbe Kenny Ortega, regista di High Scholl Musical e coreografo di Jacko, che già sta riorganizzando tutto il materiale in questione per averlo pronto per le sale già alla fine di quest'anno.
Molte case di produzione sono interessate a questo film dedicato a Jackson, ma in vantaggio su tutti c'è la Sony, perchè la branchia discografica di questa società detiene i diritti musicali dell'intera opera dell'artista.
Work in progress, dunque, ma sono certo che entro dicembre questo film sarà già nelle sale. Come dice un vecchio adagio, del resto: 'bisogna battere il ferro finchè è caldo'.


lunedì 20 luglio 2009

Tanti auguri a: Carlos Saldana!

Storia del cinema/29

Harry Potter diventa Bilbo Baggins?


The Hobbit, come tutti i grandi film, ama far parlare di sè ancora prima di uscire. Fervono, infatti, i prpearativi per portare nelle sale quello che potrebbe essere uno dei più grandi film della storia di Hollywood. Petr Jackson (produttore) e Guillermo del Toro (regista) sono a lavoro ormai da tempo per completare il cast, che ha ancora molti posti vacanti.
Ian McKellen è stato confermato per interpretare Gandalf Il Grigio, così come Andy Serkis sarà di nuovo Gollum. Quasi sicura anche la presenza di Hugo Weaving, che, dopo qualche perplessità, sembra intenzionato a tornare nei panni di Elrond. Il ruolo che suscita maggior interesse da parte degli appassionati di gossip è. però, quello di Bilbo. Tre sono i nomi più gettonati per sostituire il rinunciatario Ian Holm: David Tennant, James McAvoy e Daniel Radcliffe.
Il primo è, forse, quello che vi dirà di meno visto che al suo attivo ha, praticamente, solo il ruolo di The Doctor nel telefilm Doctor Who. A suo favore ha il fatto di essere un volto nuovo al grande pubblico, il tipo ideale a cui affidare 9una nuova idenità cinematografica. Il secondo, invece, è arrivato al successo con Wanted, ma anche nel passato ha dimostrato di essere attore duttile, capace di calarsi alla grande in qualsiasi genere, caratteristica che farebbe di lui il candidato più adatto. Stuzzicante, ma davvero poco probabile, la pista che porta a Daniel Radcliffe. L'attore sta faticando, e non poco, a scucirsi di dosso l'ombra ingombrante di Harry Potter (personaggio a cui deve la sua immensa popolarità), e difficilmente accetterà di legare il proprio nome ad una nuova saga.
Tre possibilità, dunque, ma sono sicuro che a spuntarla sarà McAvoy. Caro James, comincia a vestirti da hobbit!


venerdì 17 luglio 2009

Tanti auguri a: Donald Sutherland!

Storia del cinema/28

Efron, Pattinson e l'omo ha da puzzà...


Sembra proprio che bello e profumato sia un binomio impossibile ad Hollywood. Ricordate le voci sulla avversione di Brad Pitt per docce e saponi? Bene, anche le nuove generazioni di sex symbols devono affrontare malignità sulla loro mancanza di igiene. Per carità, non è che questo influisca sulle loro capacità attoriali (laddove ci siano, sia chiaro), però è curioso constatare come la storia si ripeta continuamente.
Sul set di New Moon, nuovo capitolo della saga di Twilight, si è sparsa la voce che Robert Pattinson puzzi come una capra. L'olezzo sarebbe talmente forte, da rendere impossibile una relazione interpersonale a stretto contatto con lui. L'attore, sorridendo, ha prontamente smentito il pettegolezzo, affermando di non avere ancora girato scene insieme ad altri colleghi e di lavarsi ogni mattina come tutte le brave persone di questo mondo.
Anche Zac Efron (ma stavolta ci sono le prove), è accusato di non avere un'igiene personale elevata, e particolarmente sotto processo è il suo pessimo rapporto con i cotton fioc. Il divo di High School Musical, infatti, sarebbe stato 'pizzicato' con un orecchio pieno zeppo di cerume, immortalato impietosamente da una foto fatta di profilo.
Sono sicuro, comunque, che per quanto possano essere di cattivo gusto certe dicerie, la loro fama di belloni non ne subirà le conseguenze. Del resto è noto che, come si dice a Roma: l'omo ha da puzzà. Però, benedetti figlioli, almeno prima di occasioni pubbliche, una sciacquatina veloce ad orecchie ed ascelle non guasterebbe. Fate questo piccolo sforzo.


giovedì 16 luglio 2009

Tanti auguri a: Will Ferrell!

Storia del cinema/27

Provaci ancora, Bridget!


Bridget Jones è pronta a tornare. La signorina inglese tutta ciccia e pasticci è pronta a fare di nuovo danni nella prossima spassosissima pellicola. Naturalmente ad interpretarla ci sarà Reneè Zellweger, che al momento si è presa un lungo periodo di pausa per riprendersi dall'enorme mole di lavoro di questi ultimi anni. Chissà che non sia proprio l'uscita di questo terzo capitolo della serie l'evnto che coinciderà con il suo ritorno sul set.
Stavolta la simpatica Bridget, ormai arrivata a quarant'anni, sente il 'richiamo della maternità' e prova ad avere un figlio prima che sia troppo tardi. La pellicola, ancora priva di titolo, non ha nemmeno un regista e uno sceneggiatore, pur essendo già noto il nome del produttore che risponde al nome di Eric Fellner (Espiazione, Orgoglio e pregiudizio).
Il nuovo film, probabilmente, non entrerà in produzione prima della fine dell'anno, ma scommetto che a casa tutte le amanti di questo esilarante personaggio stanno già fremendo. Non abbiate paura: Bridget tornerà a farvi ridere molto, molto presto!


mercoledì 15 luglio 2009

Tanti auguri a : Diane Kruger!

Storia del cinema/26

David Arquette e Courtney Cox tornano ad urlare


Se la trilogia di Scream vi ha fatto urlare dall'entusiasmo, preparatevi perchè il serial killer cinefilo sta per tornare. La sua bella faccia, ispirata a L'urlo di Munch, sarà di nuovo al cinema per terrorizzarci con una pellicola tutta nuova. Le premesse per vedere un prodotto ben riuscito ci sono davvero tutte: David Arquette (l'agente Dewey Riley) e Courtney Cox (la giornalista d'assalto Gale Weathers) hanno firmato il contratto per girare Scream 4. L'idea del produttore Kevin Williamson è quella di non cambiare di una virgola il cast che ha portato al successo la serie, ed ha in mente la realizzazione di un'altra trilogia.
Si tratta, ora, di convincere Neve Campbell, protagonista della serie, a vestire nuovamente i panni di Sidney Prescott. Facile che accetti, visto che la sua carriera, decollata proprio con Scream, non ha avuto l'attesa svolta. Più difficile, inevece, persuadere Wes Craven, regista esperto ed importante, pronto a rimettersi dietro la macchina da presa solo a patto di avere una sceneggiatura importante. Chiamalo scemo...


martedì 14 luglio 2009

Tanti auguri a: Renato Pozzetto!

Storia del cinema/25

Il nuovo Street Fighter è un'altra fregatura?


Sarà per le sue origini cinesi o forse per la sua faccia da brava ragazza, fatto sta che la 20th Century Fox non ha avuto dubbi nello scegliere lei, Kristin Kreuk, per interpretare Chun-Li nel prossimo film ispirato a Street Fighter. Il film sarà un remake del primo, Sfida finale, interpretato da Jean Claude Van Damme. La regia dell'action movie è stata affidata ad Andrzej Bartkowiak (Romeo non deve morire), mentre la sceneggiatura è dell'esordiente Justin Marks (che presto, però, si metterà a scrivere anche quella di 20,000 Leagues Under the Sea: Captain Nemo).
Per tornare al discorso, sinceramente non capisco la necessità di rispolverare un soggetto come quello di Street Fighter, che poco si adatta alle esigenze del grande-schermo. Certo, alcuni personaggi avevavano delle storie interessanti, ma rimangono sempre ai margini di uno script molto concentrato sulle lotte tra i vari guerrieri.
Le riprese sono iniziate a marzo, e La leggenda di Chun-Li ha già fatto il suo esordio nelle sale americane con scarsissimi risultati al botteghino (appena 4.650.000 $ incassati nel primo week-end, 8.696.000 $ totali). Non vorrei essere precipitoso, ma ho paura che una nuova fregatura appaia all'orizzonte, anche se spero ancora che gli americani abbiano un pessimo gusto nello scegliere i film da andare a vedere.
Intanto, cominciate a guardare il trailer per farvi un'idea.


lunedì 13 luglio 2009

Tanti auguri a: Harrison Ford!

Storia del cinema/24

Silvio Muccino ci porta in un altro mondo


Silvio Muccino ci riprova. Dopo un'opera prima tutt'altro che brillante, Parlami d'amore, il regista - attore tornerà nuovamente dietro la macchina da presa con Un altro mondo. 'Squadra che vince non si cambia' deve essere un proverbio a lui non molto congeniale, visto che chiederà di nuovo aiuto a Carla Vangelista nella fase di sceneggiatura. Del resto, anche questa volta, il film sarà tratto da un suo romanzo, dunque era impossibile fare altrimenti.
Le riprese di Un altro mondo inizieranno a partire dal prossimo settembre per narrararci la storia di un ragazzo, la cui vita cambierà dopo l'incontro con un bambino africano. Sembra che Muccino si sia deciso a cambiare ruolo, dopo le tante volte in cui l'abbiamo visto interpretare l'adolescente sfigato e con la zeppola, ruolo dominante nella prima parte della carriera. Ora, finalmente, ha girato pagina ed indagherà sull'anima di tre personaggi e del loro viaggio, non solo fisico, alla scoperta di sè stessi.
Buona l'idea, allora, ma più di qualche dubbio ancora mi assale: Muccino è, a mio avviso, uno dei personaggi più sopravvalutati del cinema italiano. Nella sua carriera ha azzecato appena due film: Come te nessuno mai e Il mio miglior nemico. Detto questo, non ci resta che sperare: magari in questa nuova fase di carriera ci mostrerà un grande talento nascosto...Stamattina mi sento buono...


domenica 12 luglio 2009

Outlander - L'ultimo vichingo


Regia: Howard McCain
Cast: James Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, John Hurt
Genere: Azione
Durata: 115 minuti
Voto: * * 1/2

Kainan è un guerriero umanoide, proveniente da un pianeta sconosciuto, che si ritrova catapultato in Norvegia nel 709 d.C.. Non è solo. Con sé, inavvertitamente, ha portato un drago, il Moorwen, che ha distrutto il suo villaggio. Ora, questa orribile creatura minaccia anche una piccola comunità locale, ancora in lutto per la morte del re. Kainan decide di aiutarli a sbarazzarsi del mostro, così da vendicare anche la sua famiglia, uccisa proprio dal drago.
Outlander prova a fare un qualcosa di originale e di nuovo, mescolando la fantascienza al film epico, riuscendoci, però, solo in parte. Missione compiuta per quanto riguarda la sceneggiatura (scritta da Dirk Blackman in collaborazione con il regista) che, pur scopiazzando qua e là senza farsi tanti problemi, riesce a mantenere un filo logico dall'inizio alla fine, senza perdersi nei molti generi che va a toccare. Molto meno apprezzabile, invece, la regia e la fotografia; Howard McCain è un autore che viene dal thriller di serie b, e si vede perché quando il budget a sua disposizione, come in questo caso, è alto riesce a perdersi in un bicchiere d'acqua, non essendo abituato a dirigere blockbuster. La pellicola è girata come una puntata di Xena o Hercules (quello con Kevin Sorbo), colpa, come dicevo, anche di una fotografia (Pierre Gill) non all'altezza della situazione, e soprattutto di effetti speciali al limite del ridicolo.
A giudicare dal trailer, doveva essere una specie di Signore degli anelli più tecnologico, ma nei fatti non ci si avvicina nemmeno lontanamente. La storia narrata, comunque, rimane piacevole a patto che le vostre pretese non siano molto alte, e vi accontentiate di un paio d'ore passate a guardare un film invece di una serie tv.


La rivolta delle ex


Regia: Mark Waters
Cast: Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Breckin Meyer
Genere: Commedia
Durata: 100 minuti
Voto: * 1/2

Connor Mead è un uomo che ha raggiunto tutti i sogni della sua vita. Fin da piccolo, infatti, ha coltivato la passione per la fotografia e, crescendo, ha collezionato una serie infinita di donne bellissime, trattate come materiale usa e getta. Adesso che ha superato i trent'anni, è uno dei fotografi più famosi al mondo e continua con la sua fissazione per i soggetti femminili. Intanto, però, il fratello decide di sposarsi. Connor farà di tutto per fargli cambiare idea.
La rivola delle ex è un film che parte benissimo e finisce un disastro. Inizialmente il protagonista risulta spassosissimo per essere un tipo assolutamente fuori dagli schemi, anti-convenzionale e socialmente scorretto. Matthew McConaughey interpreta il ruolo alla grande, forse gigioneggiando un pò troppo, ma facendo ridere di gusto lo spettatore. Tutto fila liscio, fin quando Jennifer Gardner non lo riporta, lentamente, nei binari di una vita ultra convenzionale. Ecco, allora, che da un prodotto simpatico e potenzialmente acidissimo, ci ritroviamo nella solita commedietta romantica in cui c'è lo scavezzacollo di turno redento dall'Amore. Preparatevi, dunque, a dosi sproporzionate di dolcezza che, crscendo sempre di più, vi faranno riempire le vene di zucchero, con un finale smielato sconsigliato ai diabetici.
Mark Waters continua il suo viaggio nei sentimenti formato famiglia, focalizzando qui l'attenzione sul sacramento del matrimonio, unica via di salvezza per le donne che si sono innamorate dell'uomo sbagliato. Uno spot ideale per le unioni secondo i canoni tradizionali, che, a guardarlo bene, si trasforma presto in un boomerang. Gli spettatori più attenti non potranno fare a meno di notare come Connor Mead, col passare dei minuti, più che andare incontro ad un radicale cambiamento di idee, diventi sempre più triste.
Se avete un ragazzo pieno di difetti andatelo a vedere. La speranza che modifichi il suo carattere, in fondo, è l'ultima a morire. Cinematograficamente parlando, però, è una delusione totale.


Il superpoliziotto del supermercato


Regia: Steve Carr
Cast: Kevin James, Jayma Mays, Keir O'Donnell
Genere: Commedia
Durata: 91 minuti
Voto: * 1/2

Storia di un addetto alla sicurezza di un centro commerciale, Paul Blart, abbandonato dalla moglie straniera una volta ottenuta la cittadinanza americana grazie a lui, costretto a mantenere la figlia, deliziosa e grassoccia e la madre, sempre piena di premaure. Alla ricerca continua di una nuova compagna, Paul si innamora della bella Amy, commessa di un piccolo negozietto. Il sentimento che prova per questa ragazza lo porterà a scoprire una parte del suo carattere a lui ignota: il coraggio.
L'ultimo ricordo che avevo di Kevin James, comico che viene dalla tv, era la sua partecipazione a Io vi dichiaro marito e marito, deludente commedia interpretata insieme ad Adam Sandler. Finendo di vedere quel film si aveva l'impressione di una clamorosa occasione mancata; in fondo James era reduce dallo spassosissimo Hitch, col grande Will Smith, in cui era riuscito a mettere in mostra tutto il suo talento comico. L'accoppiata con Sandler poteva essere da urlo, ma non fu così. Bene, a due anni distanza da questo flop, è riuscito a fare ancora peggio in Il superpoliziotto del supermercato, prodotto ai limiti dell'inutilità, con qualche buona tovata nella seconda parte. Ma andiamo con ordine. Il film si apre con questo agente di sorveglianza con problemi di glicemia, che trascorre una vita piatta fatta solo di casa e lavoro. La telecamera esperta di Steve Carr lo segue in ogni attimo della giornata, con i minuti che scorrono all'insegna della noia più totale. Poi, improvvisamente, la scossa. Prima l'entarta in scena della sua amata Amy ed in seguito l'irruzione di un gruppo di spietati sequetratori. Tutto cambia, dal carattere del personaggio al ritmo, che diventa incalzante e, a tratti, anche piacevole. Le gag si susseguono e con esse i colpi di scena, tanto da far pensare che il film sarebbe potuto essere anche bello, se solo fosse stato costante dall'inizio alla fine.
Ma come si può perdonare una prima parte così orrenda? Semplice, non si può. Provace ancora, Kevin!


Miss Marzo


Regia: Zach Cregger, Trevor Moore
Cast: Zach Cregger, Trevor Moore, Raquel Alessi, Molly Stanton
Genere: Commedia
Durata: 90 minuti
Voto: * *

Eugene e Tucker sono due collegiali amici fin da quando erano bambini, ma sono come il giorno e la notte. Il primo è il classico ragazzo perbene, preciso, educato e innamoratissimo della sua ragazza; il secondo, invece, è ad un passo dal diventare un maniaco sessuale in piena regola, completamente schizzato, abbonato storico alla rivista Playboy e con l'orticaria per le relazioni serie. La sera del ballo scolastico, Eugene decide di fare l'amore con la sua donna per la prima volta, ma poco prima di farlo si ubriaca, cade per le scale, batte la testa ed entra in coma. Si risveglierà quattro anni dopo e nulla sarà più come prima.
Zach Cregger e Trevor Moore, registi e protagonisti di Miss Marzo, vengono dal meraviglioso mondo di youtube, dove i loro video satirici hanno fatto letteralmente impazzire il popolo della rete. Ultimamente, però, devono aver pensato che lo schermo del computer stesse troppo stretto alle ambizioni che avevano, ed hanno deciso di fare il loro esordio al cinema. Eccoci, quindi, davanti ad un film che prende le situazioni classiche di un teen movie banalizzandole ancora di più, fino a farle sembrare davvero ridicole.
I pregi e i difetti di questo film stanno tutti nel suo non avere una storia. Fatto positivo perchè, comunque, le gag che lo compongono sono a tratti spassosissime, ma la prima conseguenza che ne deriva è che, dovendolo giudiacre per quello che è, cioè un prodotto cinematografico, non potrò esimermi dal dire che non ha nè capo e nè coda. Road movie che tanto sarebbe piaciuto a Todd Phillips, riesce a superare addirittura, ma solo per verve comica, il tanto celebrato Una notte da leoni.
Questi due ragazzi, insomma, hanno veramente del talento, ma avrebbero dovuto farsi accompagnare in quest'avventura sul grande schermo da uno sceneggiatore esperto in questo campo. Miss Marzo è una cavolata, ma è fiera di essere quello che è.


venerdì 10 luglio 2009

Tanti auguri a: Martina Colombari!

Storia del cinema/23

Michael Moore si è innamorato?...


Sono passati quasi due anni da quando Michael Moore, il documentarista più amato (oppure odiato, fate voi) d'America si è affacciato sul grandeschermo con Sicko, pungente indagine sul sistema sanitario americano. Da allora, malato e sconsolato com'era, non ne abbiamo più avuto notizia. Oggi, finalmente, il regista esce allo scoperto e ci spiega le motivazioni di questa sua uscita di scena. Tenetevi forte, perchè la novità è di quelle da non credere: Michael Moore si è innamorato! Saranno state le farfalle nello stomaco e la testa sempre da un'altra parte a tenerlo lontano dalla macchina da presa? Neanche per idea. Michael Moore si è invaghito del capitalismo, e a lui dedicherà il suo prossimo film dal titolo, appunto, Capitalism: A love story. La pellicola si concentrerà sull'influenza delle lobby nel sistema economico mondiale e delle ripercussioni che ha avuto, nello specifico, sui cittadini statunitensi.
"Sarà un perfetto film sentimentale" ha dichiarato il regista con un passato nel giornalismo. "Al suo interno contiene tutti gli ingredienti delle più belle love story: lussuria, passione, romanticismo e 14.000 lavoratori licenziati ogni giorno. E' un amore proibito, è il capitalismo". Si vede che è innamorato, non trovate?


giovedì 9 luglio 2009

Tanti auguri a: Tom Hanks!

Storia del cinema/22

Will Smith fa muovere le città


Will Smith è pronto ad una nuova sfida cinematografica. Dopo aver interpretato Hancock e Sette anime, ultima fatica americana di Gabriele Muccino, l'attore per conto della sua casa di produzione, la Overbrook,è in trattative per realizzare The city that sailed (La città che navigava). La pellicola sarà incentrata su un artista di strada newyorkese, specializzato in illusioni, che non vede da troppo tempo la figlia, trasferitasi in Inghilterrra con la moglie. La bambina trova, per caso, una stanza segreta in un faro, all'interno della quale vi sono delle candele magiche in grado di realizzare i desideri. La ragazzina, naturamente, chiede di potersi ricongiungere al genitore, e così l' isola di Manhattan, dove appunto risiede l'uomo, comincia a spostarsi miracolosamente verso il territorio inglese. La storia è già stata scritta da Andrew Niccol (Lord of War e The Truman show) e la qualità dovrebbe, dunque, essere garantita ma ancora non c'è nulla di certo riguardo a questo nuovo progetto.
In attesa che si chiudano le trattative per la realizzazione di questo dramma surreale, il 'principe' Will Smith sta per interpretare uno psicologo infantile capace di vedere i mostri che si annidano negli armadi dei bambini nel fantasy Monster Hunter. Vediamo se il buon fiuto dell'attore per i film vincenti al box office avrà ragione ancora una volta.


mercoledì 8 luglio 2009

Tanti auguri a: Kevin Bacon!

Storia del cinema/21

Non andate a vedere Amore 14, vi prego!


Da qualche anno Federico Moccia è diventato una specie di guru dell'amore per tutte le adolescenti (spero non proprio tutte) dai 13 anni in su. Questo signore, arrivato ormai alla veneranda età di 46 anni, parla di sentimenti come fosse un ragazzetto alle prime armi, una specie di Peter Pan del cuore che guarda alla vita con l'ingenuità di uno sbarbatello. Se prima, inoltre, si limitava a scrivere qualche libro ad uso e consumo delle sue lettrici, ha, ora, cominciato ad invadere le sale cinematografiche, con film sui quali non mi esprimo per rimanere educato. Inizialmente aveva pensato di rimanere dietro le quinte, limitandosi a firmare gli adattamenti per il grande schermo dei suoi romanzi, e lasciando la regia a gente del mestiere ( Luca Lucini, Luis Prieto). Forse questa scelta era dovuta al ricordo di un non proprio felicissimo esordio dietro la macchina da presa con Classe mista 3a, film del quale lui non parla mai (ma che a lui dobbiamo), tanto che più volte ha dichiarato che la sua opera prima è, in realtà, Scusa se ti chiamo amore.
I veri cinefili, però, ricorderanno le disavventure di quel manipolo di liceali che, con battute davvero ignobili, hanno dato vita alla pellicola che ha segnato il battesimo nella settima arte di Federico Moccia.
Ieri, l'autore, figlio dello scomparso regista-sceneggiatore Pipolo, ha presentato la sua ultima fatica (si fa per dire), Amore 14, solita storiellina tutta cuoricini nello stile che gli è ormai più proprio. Le protagoniste sono, come sempre, adolescenti benestanti con i nomi moncati: Caro, Clod e Alis. Naturalmente, non mancherà lo scamarcino della situazione, che stavolta non si chiama Step ma Massi.
Siccome è un furbacchione, Moccia non si inventa mai nulla ma riattualizza classici della letteratura antica e moderna, spacciandoli per roba nuova. Se in 3msc aveva ripreso temi e situazioni shakespeariane, qui si rifà a Il giovane Holden, best-seller del 1951 firmato J.D. Sallinger. Un consiglio a tutte le giovani che hanno davvero voglia di distinguersi dalla massa: comprate il libro (non quello di Moccia ma l'originale) e disertate questo Amore 14. Farete del bene non solo a voi stesse e alla vostra cultura, ma anche al cinema, che è un'arte e non va sporcata.
Guardate, infine, un pezzo tratto da Classe mista 3a. Giudicate da soli, io sono senza parole!


martedì 7 luglio 2009

Tanti auguri a: Shelley Duvall!

Storia del cinema/20

Suor Beyoncè vuole fare un musical


Vi ricordate di Suor Maria Claretta, la pseudo-religiosa interpretata da Whoopy Goldberg nei due Sister Act? Bene. Questo personaggio e queste due spassose commedie hanno avuto talmente tanto successo che, a 17 anni dall'uscita nelle sale, c'è ancora chi le ripropone, sottoforma di musical, nei principali teatri del mondo.
Poco tempo fa c'è stata una rappresentazione a Lonndra, cui ha assistito anche la splendida cantante Beyoncè. La messa in scena deve averla colpita davvero molto visto che, finito lo spettacolo, ha subito chiamato i suoi agenti per convincere la Disney a produrre un remake del film, naturalmente con lei nei panni della protagonista.
Questa eclettica cantante pop ha da poco abbracciato la carriera da attrice, interpretando prima un personaggio ispirato a Diana Ross in Dreamgirls e ripetendosi poi, stavolta come novella Etta James, nel recente Cadillac Records. Tra pochissimo tornerà nelle nostre sale con il thriller Obsessed, al fianco di Idris Elba, ma la notizia di oggi è davvero una bomba.
Ce la vedete voi una come Beyoncè al posto di Whoopy Goldberg? La voce senza dubbio c'è ma sulla comicità, a mio avviso, dovrà lavorare molto. Comunque, aspettando di sapere se il progetto verrà realizzato, ce ne staremo buoni buoni in poltrona in attesa di sue notizie.


lunedì 6 luglio 2009

Tanti auguri a: Sylvester Stallone!

Storia del cinema/19

M. Night Shyamalan e la sua trilogia


Hollywood, ormai da tempo, ha capito che le trilogie fruttano eccome. La tradizione cominciò con Matrix, opera a metà tra l'action e la filosofia firmata dai fratelli Wachowsky, poi toccò al Signore degli anelli, sontuosa trasposizione cinematografica del libro di Tolkien. Ora è arrivato il momento di M. Night Shyamalan, impegnato nella realizzazione de L'ultimo dominatore dell'aria, riproposizione in celluloide della serie animata statunitense Avatar: La leggenda di Aang.
A differenza della trilogia di Peter Jackson, però, qui i vari film che comporranno il mosaico saranno girati uno a distanza dall'altro. I set utilizzati saranno comunque sempre gli stessi. A darci tutte queste belle informazioni è Frank Marshall, produttore dell'operazione. Il primo capitolo approderà nelle sale italiane il 10 settembre 2010 e, al momento, il regista sta ultimando la sceneggiatura del secondo. Tra le riprese di una pellicola e l'altra passerà un periodo di tempo molto breve, ma per completare tutto il progetto serviranno più o meno sei anni. L'augurio di tutti, specialmente delle tasche di Marshall, è che L'ultimo dominatore dell'aria incassi molti soldi al botteghino, così da rilanciare la carriera dell'autore indiano.
Una carriera cominciata alla grande con Il sesto senso, thriller psicologico con Bruce Willis, che tanto aveva impressionato pubblico e critica. Un successo destinato a prosguire sempre con Willis in Unbreakable - Il predestinato e, successivamente, a braccetto con Mel Gibson nei campi di grano indagando su misteriosi cerchi. Da lì in poi qualcosa si è rotto e sono arrivati The Village (buon film accolto tiepidamente dagli spettatori) e a seguire Lady in the water con E venne il giorno. Adesso per lui è arrivata la svolta, il punto di non ritorno. O fa centro o scomparirà dai piani delle major americane.
Questa nuova favola per bambini in salsa molto dark riserverà un happy-end anche per il suo autore?


sabato 4 luglio 2009

Transformers - La vendetta del caduto


Regia: Michael Bay
Cast: Shia LaBeouf, Megan Fox, John Turturro
Genere: Azione
Durata: 147 minuti
Voto: *

Sam è un ragazzo come tanti altri, se non fosse che in un passato recente ha scongiurato una battaglia tra due razze rivali di robot alieni, salvando l'esistenza dell'intero universo. Malgrado le sue gesta eroiche, il ragazzo continua ad avere una vita normale, con tutti i problemi di un teen-ager americano. Ora, ad esempio, deve affrontare la decisione di andare al college, che lo porterà a divedersi dai suoi genitori ma, soprattutto da Mikaela, la sua rgazza, della quale è innamoratissimo. Presto, però, il destino chiamerà una seconda volta il nostro eroe, che si troverà coinvolto nella guerra tra Autobots e i Decepticons.
Tempo fa, quando uscì il primo Transformers, lessi che Michael Bay era un regista 'burino'. In quella definizione, a mio avviso, sono contenuti tutti i pregi e i difetti di un autore che fa grandi incassi al botteghino, ma ha diversi limiti tecnici. Anche Transformers - La vendetta del caduto non sfugge alla regola. Solo nel primo week-end ha fatto incassi da record, ma, come è logico che sia, questo non è sinonimo di qualità. La storia qui c'è ma, in fondo in fondo, è solo un pretesto piuttosto banale per spiegare i continui, catastrofici scontri tra questi robot enormi. Raggi laser e paesaggi distrutti (persino le Piramidi) condiscono abbondantenmente tutto il film, tanto che ad un certo punto, per assurdo, lo spettatore è portato ad annoiarsi. Effetti collaterali di una sbronza da effetti speciali, intervallati qua e la da qualche dialoguccio preso in pratito da qualche commediola per famiglie in stile Hilary Duff. Quel 'burino' di Bay, poi, mette in bella mostra le gambe, e in generale tutto il corpo, della splendida Megan Fox, che ogni volta che appare sulla scena è vestita con un toppino e una mini, ma proprio mini, gonna che poco lascia all'immaginazione.
Davvero uno spreco, insomma, visto che gli sceneggiatori erano quelli dell'ultimo Star Trek e il cast si avvaleva di nomi come quello di Shia Labeouf e John Turturro, che sono bravi ma risollevare le sorti di questa pellicola era davvero una mission impossible.
L'unico caduto qui è Michael Bay, regista che voleva essere il nuovo Spielberg e si perse in una battaglia e una coscia di troppo. Aspettiamo anche la sua vendetta.


Crossing over


Regia: Wayne Kramer
Cast: Harrison Ford, Ray Liotta, Ashley Judd, Cliff Curtis, Jim Sturgess, Alice Eve, Summer Bishil, Justin Chon
Genere: Drammatico
Durata: 113 minuti
Voto: * * *

Il 'sogno americano' offre una possibilità a tutti, purchè tutti siano in regola. Molti si mettono diligentemente in fila ad aspettare che la burocrazia, lunga come da definizione, faccia il suo corso. Altri, purtroppo, sono disposti a comprarsi quegli stessi diritti a qualsiasi prezzo, pur di averli subito. Il prezzo spesso è il sesso, la violenza e il tradimento.
Ci sono un americano, un'australiana, un ebreo e un mussulmano. Sembra l'inzio di una barzelletta ma Crossing over, potete starne certi, è tutt'altro che un film divertente. Wayne Kramer, regista e sceneggiatore alla sua terza opera, propone una riflessione molto profonda sulla multi-etnicità del suo Paese, da sempre considerato il più accogliente di tutti. Lo fa attraverso otto storie, che si intrecciano tra loro, formando un mosaico perfetto, cronaca esatta dello stato di salute di una nazione. Risultato? Gli Usa non si sono ancora ripresi da quel maledetto 11 settembre, data che ha sconvolto le vite delle persone ma, prima di tutto, che ha fatto svanire l'illusione di uno Stato che si credeva forte e si è svegliato fragile fragile. Gli episodi esemplari narrati dal film ci mostrano, impietosamente, come la burocrazia sia acciecata dalla paura, tanto da non conoscere altra risposta alle possibili minacce diversa dalla forza. Terrore che trasmette anche ai suoi abitanti, in special modo quelli in attesa della carta verde, che si sentono costretti ad agire fuori dalla legge per far sentire la propria voce. Così ecco che ci si prostituisce, si usano le pistole, si comincia a credere che la jihad sia un modo utile per protestare. Il film non giudica nessuno, si limita a raccontare i fatti. Bene, perchè evita di prendere i toni di un inutile sermone; male, perchè a volte risulta colpevolmente distaccato.
Harrison Ford sceglie per sè un ruolo alla Eastwood, un uomo di poche parole e burbero all'apparenza, ma con un cuore grande così. Bravi davvero tutti gli interpreti senza eccezione, ma quella che colpisce di più è la giovane Summer Bishil, che interpreta con straordinaria intensità il ruolo di una ragazzina mussulmana proveniente dal Bangladesh. Non è un caso se il suo episodio è l'unico che fa uscire una lacrimuccia.
Bello, ma forse eccessivamente didascalico.